Vaiolo delle scimmie: anche gli animali domestici possono infettarsi. Si tratta di una malattia che, seppur recente, non è nuova all’Agenzia Sanitaria Europea. E soprattutto, può colpire sia esseri umani che animali.
Cos’è il vaiolo delle scimmie
Il vaiolo delle scimmie è un’infezione zoonotica causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo (Poxviridae). L’unica differenza è che ha una minore trasmissibilità e si presenta in forma meno grave. Il virus è diffuso in particolare tra primati e piccoli roditori, prevalentemente in Africa.
I sintomi sono molto simili a quelli dei pazienti con vaiolo, cioè febbre, mal di testa, ingrossamento dei linfonodi ed eruzioni cutanee.
Trasmissione del virus
I roditori selvatici come scoiattoli o ratti sono i principali vettori del virus. Gli esseri umani e gli animali vengono contagiati a seguito del contatto o dell’ingestione dei tessuti animali di questi piccoli roditori infetti.
In particolare, si trasmette all’uomo attraverso un morso o tramite il contatto diretto con il sangue, i fluidi corporei, tra cui anche le banali goccioline respiratorie, o le lesioni cutanee di un animale portatore del virus.
Le linee guida per il vaiolo delle scimmie
Al momento non è semplice definire quali animali domestici possono ammalarsi, ma è bene essere già preparati.
La diffusione tra la fauna risulta essere molto più preoccupante della diffusione tra gli esseri umani perché potrebbe avere i numeri per rappresentare un’epidemia vera e propria. Infatti, il pericolo è che il vaiolo delle scimmie possa diventare una malattia che salta tra specie animali diverse, essendo costantemente presente in un numero sempre maggiore di popolazioni animali. Le linee guida dell’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) richiedono un impegno da parte delle autorità sanitarie e veterinarie nell’identificare, isolare e tracciare tutti i contatti positivi, ovviamente inclusi gli animali.
Come prevenire la diffusione
Proprio per evitare questa situazione epidemiologica e tenendo conto che finora tutti i mammiferi sono considerati suscettibili al vaiolo delle scimmie, l’Agenzia Sanitaria Europea raccomanda di isolare gli animali domestici dalle persone identificate come casi positivi fino alla completa scomparsa delle eruzioni cutanee.
Oltre a questo, raccomanda anche di evitare il contatto delle persone infette e dei loro animali domestici con persone immunodepresse.
Gli animali domestici devono perciò essere isolati in luoghi sicuri.
Finora, fortunatamente, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare non ha segnalazioni di infezioni negli animali, domestici o selvatici, all’interno dell’Unione europea.