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SALVA I RICCI IN DIFFICOLTÀ! PROVA LE NOSTRE GABBIE PER RODITORI

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Con l’arrivo dell’estate si può intravedere al margine dei boschi e ha un aspetto caratterizzato da una bella corazza d’aculei: chi è questo animaletto misterioso? Il riccio!

Il riccio è un animale molto comune nelle zone di campagna, ma non è raro trovarlo anche nei giardini domestici.

 

Conosciamolo meglio:

 

– Appartiene all’ordine degli insettivori, cioè tutti quegli animali che si nutrono di insetti, vermetti e piccoli serpenti anche velenosi, ma è il solo ad andare in letargo tra Novembre e Marzo.

 

– La corazza del riccio è eccezionale: oltre ai famosi aculei, è dotato di muscoli dorsali particolarissimi che gli permettono di diventare una palla pungente praticamente inattaccabile.

 

– Il riccio dorme in natura in una tana scavata nel terreno a oltre 50cm di profondità e all’interno ama accomodarsi con erba e foglie secche.

 

– I cuccioli di riccio non nascono con gli aculei, ma nudi, bianchi e ciechi! Gli aculei spunteranno dopo qualche giorno e dopo un mese diventeranno rigidi.

 

– Il riccio è un dormiglione! Essendo un animale notturno, dorme anche 18 ore al giorno.

 

Il riccio va in letargo nel periodo dell’anno più freddo, quando le temperature cominciano a scendere al di sotto dei 12°. È solito, quindi, che il riccio cominci ad accumulare risorse energetiche sotto forma di grasso per sopravvivere a questo lungo periodo di riposo.

Proprio per questo motivo, è nella stagione estiva che troviamo questi esemplari nei nostri giardini.

 

Cosa fare se troviamo un riccio in difficoltà magari sul ciglio di una strada?

 

Per prima cosa è bene ricordare che il riccio è un animale selvatico tutelato da diverse leggi, per cui non è possibile detenerlo o trasformarlo in un animale da compagnia.

Se però troviamo un esemplare in difficoltà perché ferito, malato o magari si trova in zone di imminente pericolo, bisogna prelevarlo, se riuscite provate ad usare anche una gabbietta, e affidarlo alle cure di un CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) e contattare un veterinario per ottenere tutte le indicazioni su come prendersene momentaneamente cura.

 

Per sapere dove si trova il CRAS più vicino, basterà telefonare al Corpo Forestale dello Stato o ai Vigili Provinciali.


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