Ti è mai capitato di assistere impotente al tuo gatto mentre vomita? Ti sei spaventato e hai chiamato il veterinario? Innanzitutto, è bene sapere che il vomito, nel gatto, è un fenomeno comune.
Le cause del vomito nel gatto sono molteplici. Il vomito è solo un sintomo e non una malattia in sé. Per questo, se il gatto vomita, non bisogna allarmarsi e pensare al peggio, ma indagarne le cause.
Quando il gatto vomita?
Il gatto vomita nel momento in cui viene sollecitato il cosiddetto “centro del vomito” che si trova in un’area specifica del cervello. L’atto si concretizza in una compressione addominale attiva – i classici conati – seguita dall’espulsione del contenuto dello stomaco e dell’intestino superiore. Può essere anticipato dall’espulsione di una schiuma biancastra, mentre il vomito vero e proprio può presentare del liquido giallo, la bile. Il gatto può vomitare sia dopo aver mangiato, sia a digiuno, in quanto il suo stomaco è completamente libero solo dopo 6 o 8 ore dal pasto.
Differenza tra vomito e rigurgito
Vomito e rigurgito vengono spesso confusi. Il rigurgito è l’espulsione dei contenuti dell’esofago. Quando il muscolo si dilata e perde tono, non sposta il cibo nello stomaco e, quindi, il gatto rigurgita poco dopo aver mangiato.
A differenza del vomito, non viene espulso cibo digerito e, inoltre, l’espulsione avviene senza sforzo.
Cause del vomito nel gatto
Il fatto che il gatto vomiti è abbastanza comune e accade per cause di diversa tipologia.
Cause primarie
Tra le cause principali che portano il gatto a vomitare ci sono quelle gastriche, ovvero dovute a malattie dello stomaco o del tratto intestinale superiore, ad esempio:
- gastrite, dovuta all’ingestione di cibi inappropriati o all’ingestione di troppo pelo
- batteri, virus o parassiti
- allergie alimentari
- avvelenamento
- presenza di un corpo estraneo bloccato nello stomaco
- cancro allo stomaco o all’intestino
Talvolta capita che il gatto vomiti perché ha mangiato troppo velocemente o perché ha ingerito troppa erba gatta.
Cause secondarie
Oltre alle cause dovute a problemi gastrici, ci sono le cause secondarie dovute a malattie in altri organi che causano un accumulo di sostanze tossiche nel sangue:
- ulcere
- pancreatite
- infiammazioni del fegato
- disturbi ormonali
Quando contattare il veterinario se il gatto vomita?
Il sintomo del vomito è spesso associato ad altri segni clinici, come un aumento della salivazione, leccamento delle labbra, miagolio e ansia. Se a questi si aggiungono segnali come il sangue nel vomito, diarrea, inappetenza, perdita di peso e dolori addominali, è bene contattare il veterinario. In questi casi, infatti, l’emesi può essere indicatrice di problemi più gravi.
In caso contrario, invece, non c’è da preoccuparsi, in quanto il vomito è una risposta fisiologica del gatto e assolve a un’importante funzione di pulizia interna.
Poiché il vomito del gatto è un fenomeno comune, prima di preoccuparsi è necessario constatare la presenza di altri sintomi. Se il problema persiste per più di qualche giorno e il gatto è depresso e disidratato è consigliabile contattare il veterinario per farsi consigliare e prescrivere un trattamento specifico.