I gatti sono abituati a girovagare da soli e, nonostante il loro spiccato senso dell’orientamento, possono anche smarrirsi.
Il microchip per il gatto è uno strumento utile per ritrovarlo più facilmente in caso di smarrimento.
Che cos’è il microchip?
Il microchip è un dispositivo della dimensione di un chicco di riso che viene installato sotto la cute del gatto. Su di esso è impresso un codice di 15 numeri che identificano il proprietario del micio. Una volta applicato il microchip, i dati vengono trasmessi all’anagrafe felina.
A cosa serve il microchip per gatti?
Inserire il microchip è fondamentale. I gatti con microchip, infatti, hanno molte più probabilità di essere ritrovati in caso di smarrimento. Il codice del microchip, rilevato tramite uno specifico lettore a fibre ottiche, permette di risalire ai pet parent e consente al gatto di ritornare dalla propria famiglia. Ma in taluni casi il microchip può garantire una sicurezza in più anche dentro casa. Ferplast, infatti, ha ideato Swing Microchip, la gattaiola dotata di sistema di riconoscimento del microchip che si sblocca solo quando arriva il gatto associato al dispositivo. Permette, quindi, il passaggio controllato del micio dall’interno all’esterno della casa e viceversa.
Altre utilità del microchip per gatti
Il microchip per gatti è obbligatorio per ottenere il passaporto, senza il quale il gatto non potrà lasciare il proprio Paese.
Inoltre, il microchip, consente di monitorare e arginare il fenomeno dell’abbandono, che coinvolge sia cani che gatti.
In Italia il microchip non è obbligatorio per legge, eccetto che in Lombardia, dove comunque riguarda solo i gatti che vengono adottati ed entrano a far parte di una nuova famiglia.
Un altro punto a favore del microchip è che permette di monitorare la crescita della popolazione felina nel territorio. È, infatti, una sorta di carta d’identità del micio e ne aiuta il monitoraggio a livello nazionale.
Il microchip fa male al gatto?
Il processo di applicazione del microchip per gatti non è né doloroso né invasivo. Si tratta di un’operazione rapida che avviene per mezzo di una siringa. Non richiede sedazione e non provoca reazioni allergiche. L’iniezione sottocutanea, solitamente, viene praticata sul collo del felino.
Quanto costa far mettere il microchip al gatto?
Il costo di applicazione del microchip al gatto si aggira tra i 30 e i 50 euro. Tale operazione deve essere svolta da un veterinario poiché, dopo l’applicazione, i dati del micio e del proprietario, devono essere inseriti nell’Anagrafe Felina.
Per verificare la presenza del proprio micio nel database, sarà sufficiente inserire nel portale le 15 cifre identificative del microchip.
La scelta di applicare il microchip al gatto è un gesto d’amore che ne facilita il ritrovamento in caso di smarrimento ed è un valido deterrente al fenomeno dell’abbandono.