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AERATORI PER ACQUARI: COME FUNZIONANO E QUANDO SONO INDISPENSABILI

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Aeratore si, aeratore no? Chi possiede un acquario avrà già affrontato la questione, chi invece è in procinto di acquistarne uno si troverà a far fronte a questo dilemma. Le variabili da considerare sono diverse: dipende dal tipo di acquario, dai pesci che lo popolano… In questo articolo cercheremo di darvi qualche informazione aggiuntiva in merito alla gestione dell’acquario.

A cosa serve l’aeratore?

L’aeratore è una sorta di pompa che va inserita all’esterno dell’acquario in particolari occasioni, e tramite un tubicino genera un flusso di bollicine d’aria, che dà via ad un movimento d’acqua verso la superficie, evitando che si formino delle zone ristagnanti e facilitando lo scambio gassoso con l’aria. Questi gas sono l’ossigeno, l’azoto e l’anidride carbonica.

Quando si usa l’aeratore?

L’aeratore va usato in questi casi specifici:

1. Dopo aver fatto dei particolari trattamenti all’acquario che potrebbero aver intaccato la flora batterica (fondamentale per mantenere sano e vivibile l’ambiente, senza questa infatti i pesci non sopravviverebbero). Introducendo più ossigeno in acqua, quindi, si incentiva il proliferare dei batteri, che torneranno a popolare l’area.

2. Nel primo mese di maturazione dell’acquario, anche se ci sono piante vere, perché i vegetali ci mettono un po’ prima di fornire ossigeno in quantità sufficiente da generare i batteri necessari.

3. Quando si ha un acquario senza piante o con piante finte, perché la quantità di ossigeno che circola è di gran lunga inferiore.

4. Quando le piante crescono lentamente e al suo interno vivono molti pesci, che consumano molto ossigeno.

5. D’estate, quando fa molto caldo oppure nel caso in cui le specie di pesci abbiano bisogno di acque fredde: più la temperatura è alta, minore è la capacità di assorbire ossigeno e viceversa.

6. Se uno dei pesci è malato o presenta particolari sintomi, ad esempio apatia, boccheggiamento, lentezza, bassa ricettività, allora è utile attivare l’aeratore in modo da aumentare la quantità di ossigeno e dare un piccolo aiuto al pesciolino.

7. Moltissimi acquistano l’aeratore per migliorare l’estetica dell’acquario: le bollicine che salgono e scendono danno un senso di movimento e sono molto scenografiche!

Migliori modelli di aeratore

Sul mercato esistono diverse tipologie di aeratori, il consiglio è quello di acquistarlo silenzioso in modo che non dia fastidio quando è attivo. Il modello Airfizz di Ferplast, oltre a presentare questa caratteristica, ha uno o due ugelli di uscita indipendenti, con portata regolabile. È predisposto per essere applicato alla parete e fissato grazie all’apposito foro; si può collocare in più posizioni, sopra oppure sotto il livello dell’acqua. Il tubicino va collegato alla pietra porosa, con lo scopo di favorire una maggiore emissione d’aria e produzione di bollicine.

Il consiglio che vi diamo noi è che quando si è alle prime armi, un aeratore è sempre utile, ma in generale meglio sempre averne uno, da utilizzare nelle situazioni di emergenza.


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