L’acquario di quarantena è una vasca di vitale importanza che qualsiasi appassionato di acquariofilia possiede. I pesci appena arrivati, quelli malati o che hanno delle infezioni, infatti, andrebbero sempre isolati dagli altri abitanti dell’acquario per evitare di contagiarli provocando conseguenze spiacevoli.
Le funzioni degli acquari di quarantena
Gli acquari di quarantena sono utili in diverse situazioni:
1. Servono per isolare il pesce malato e monitorarlo costantemente. Quando c’è un pesce malato nell’acquario, questo va subito spostato all’interno dell’acquario di quarantena. In questa vasca si riesce a trattare in sicurezza il pesce infetto senza danneggiare specie fragili o compromettere le piante o la qualità dell’acqua nella vasca principale.
2. Sono un “posto di recupero” per i pesci appena acquistati. Qui il nuovo arrivato può recuperare le forze perse a causa dello stress del trasporto, acclimatarsi a nuove condizioni dell’acqua e ambientarsi senza avere fin da subito la pressione degli altri pinnuti. Lo stress infatti può ridurre notevolmente la risposta immunitaria del pesce e consente agli organismi che causano malattie di sfruttare il loro stato indebolito.
3. Possono essere utilizzati temporaneamente per ospitare gli abitanti dell’acquario in caso di emergenze impreviste. Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se l’acquario principale smettesse di funzionare? Dove finirebbero i poveri pesci? Avere una seconda vasca è molto importante anche per questo motivo.
4. Rappresentano una zona di riproduzione per i pesci e un’area sicura dove i piccoli possono crescere indisturbati e lontano dai pericoli.
L’acquario di quarantena: caratteristiche
Un buon acquario di quarantena ha una capienza di 20-30 litri e può arrivare ad un massimo di 100 litri, in modo da essere adeguato sia per i pesci sia d’acqua dolce che marini. La dimensione dell’acquario dipende dal numero e dalla taglia dei pesci che si intende sistemare al suo interno. La vasca può essere un po’ più piccola rispetto a quella dove i pesci vivranno stabilmente, l’importante è non creare un sovraffollamento. La maggior parte delle vasche di quarantena non ha substrato, ciò li rende più facili da pulire e disinfettare.
Al suo interno è sufficiente installare le attrezzature di base, ossia un semplice filtro a spugna, riscaldatore, termometro, illuminazione ed eventualmente una pompa d’aria. Ricordate che la temperatura e il PH dell’acqua devono essere gli stessi della vasca principale, per non rischiare di sbagliare, potete trasferire l’acqua del principale in questo di quarantena.
Il modello Capri 50 Led si presta ad essere un ottimo acquario di quarantena perché ha una capacità di 40 litri, è versatile in quanto va bene sia con acqua dolce che marina, ed è completo di filtro, riscaldatore e lampada.
Quanto deve rimanere in quarantena un pesce?
Dipende sempre dal caso specifico, in linea di massima il periodo è compreso tra le 2 e le 4 settimane. Questo lasco di tempo serve per accertarsi che il pesce sia sano o guarito del tutto e per monitorare che non abbia comportamenti strani che possano creare problemi agli altri pesci.
Se avete dubbi rivolgetevi sempre ad un professionista, che potrà fornirvi tutte le informazioni necessarie per proteggere la salute del vostro pesce.