Quante volte vi è successo di uscire e notare due puntini luccicanti nel buio? Nonostante sapessimo che si trattava solo del nostro micio a caccia di qualche preda, bisogna ammettere che è sempre un po’ inquietante. Cos’è che rende tanto speciali e misteriosi gli occhi del gatto?
Formidabili strumenti di visione di giorno e soprattutto di notte, gli occhi del gatto sono un vero e proprio capolavoro della natura. È la loro funzione principale, cioè consentire al gatto di catturare piccole prede diurne e notturne, a renderli così particolari. Questo avviene, innanzitutto, grazie alla pupilla, che è in grado di aprirsi totalmente o chiudersi a fessura in base alla quantità di luce presente. In pratica, l’occhio del gatto è in grado di adattarsi perfettamente alle condizioni di luce dell’ambiente.
Ma non solo. Quell’inquietante luccichio che possiamo vedere di notte è dovuto a uno speciale organo iridescente, il tapetum lucidum, che ha la funzione di amplificare la quantità di luce che arriva alla retina. È proprio merito suo se i nostri felini riescono a vedere così bene di notte: questa particolare membrana abbassa la soglia della visione a una quantità di luce di circa 6 volte inferiore a quella necessaria all’occhio umano per vedere. Così, mentre noi non vediamo a un palmo dal nostro naso, il nostro micio si muove lesto e furtivo nelle tenebre…
Un’altra particolarità degli occhi del gatto, sempre funzionale alla caccia, è l’ampiezza del campo visivo, che è di 200 gradi rispetto ai nostri 180. Inoltre, l’occhio del gatto si è adattato alla tipologia di prede che deve cacciare, per lo più uccelli e topolini, e percepisce con grande nitidezza i movimenti veloci (al contrario di quelli lenti). Ecco perché capita di vedere molti animaletti che rimangono immobili quando vengono attaccati. Un trucchetto imparato per salvarsi la vita!
Un altro fatto curioso è che, a differenza dell’occhio umano, quello del gatto vede meno colori e, ad esempio, non riesce a percepire il rosso, l’arancione e il marrone. Anche la messa a fuoco è minore: se un umano riesce a vedere nitidamente un oggetto a 20 m di distanza, un gatto vede nitidamente a 5 metri. Ecco perché, prima di balzare sulla preda, ci si avvicina molto. In compenso, il gatto non ha due, ma ben tre palpebre: i mici hanno anche una membrana interna che si muove orizzontalmente e tiene l’occhio sempre idratato.
Tutto questo ha delle conseguenze su ciò che stimola il gatto a giocare, essendo il gioco un allenamento alla caccia. Per giocare con lui si devono simulare i movimenti delle sue piccole prede naturali: perfetti per innescare furibondi inseguimenti sono i giochini come le bacchette piumate. E guardate cosa combina questa gattina con Raptor, il gioco elettronico con l’asticella mobile…