I gatti sono considerati uno degli animali più dormiglioni in assoluto: trascorrono il 60% della loro vita a dormire, in media 16 ore al giorno, e si appisolano in qualsiasi luogo della casa, purché sia lontano dai pericoli e dai rumori, ad esempio sulle sedie, dentro alle scatole e persino nel bidet. Ma perché dormono così tanto?
Al pari degli altri felini, il gatto ha un istinto predatore che si manifesta soprattutto nelle ore notturne o crepuscolari. Durante il resto del giorno il micio se ne sta beatamente acciambellato a sonnecchiare da qualche parte, per ricaricare le energie… Si sa, le battute di caccia necessitano di notevoli sforzi in termini di fatica!
Questo discorso vale per tutti i gatti, anche per quelli domestici che, solitamente, non hanno bisogno di cacciare il proprio cibo, ma mantengono questi comportamenti per puro istinto.
Il sonno del micio si può classificare in due fasi. La prima fase , quella più cospicua – quasi il 70% -, è costituita da pisolini di pochi minuti che il peloso può fare sia da seduto che da sdraiato e in cui i muscoli non sono quasi mai completamente rilassati, pronti a scattare in caso ci sia una preda nei paraggi. In questa fase è ancora in grado di percepire odori e suoni.
Se dopo mezzora non avverte rumori sospetti che lo disturbano, allora entra nella fase di sonno profondo, che dura appena 5 minuti. In questo caso tende a spostare il peso su un lato del corpo, rilassando tutti i muscoli, ma fa ancora dei piccoli movimenti, come tremori alle gambe, alle orecchie e ai baffi.
Un gatto che soffre di noia o di stress e che non trova il modo di “sfogare” le sue energie in qualche modo, dorme ancora più a lungo. Perciò è importante trascorrere almeno mezzora al giorno giocando con lui e stimolare i suoi istinti predatori.
Non allarmatevi se vedete sempre il vostro amico felino addormentato, è parte della sua natura, e se dovete svegliarlo, siate sempre molto delicati, altrimenti rischia di spaventarsi inutilmente!
