La donna ha avuto fin dall’alba dei tempi un ruolo di primo piano nel processo di domesticazione dei cani. L’8 marzo, nel giorno della sua festa, non possiamo che ringraziarla per aver reso i nostri amici a quattro zampe parte fondamentale della famiglia.
Il rapporto tra l’uomo e il cane, in origine, era basato sull’impiego dei cane lupo nella caccia. Tuttavia i cuccioli, ancora troppo piccoli, non venivano utilizzati per questo scopo. Piuttosto, erano lasciati nei pressi degli accampamenti con le donne. Ciò ha portato, nel tempo, all’intensificarsi della relazione tra donne e cani al punto tale da creare un rapporto di domesticazione alla pari di quello amorevole tra madre e figli.
La domesticazione dei cani nella preistoria
Il processo di domesticazione dei cani e degli animali selvatici in generale ha avuto origine nella preistoria. L’uomo era in qualche modo utile al cane e il cane all’uomo. Una comunione d’intenti destinata a diventare una relazione viscerale. Ma se gli uomini avevano perlopiù a che fare con animali adulti, utilizzati allo scopo di cacciare, i cuccioli di cane erano affidati alle amorevoli cure di donne e bambini. Non a caso la prima testimonianza archeologica dell’esistenza di un animale domestico è la deposizione di una donna adulta accompagnata da un cucciolo di cane.
Domesticazione dei cani: l’importanza dell’istinto materno
La donna, quindi, ha assunto fin da subito un ruolo fondamentale nel processo di domesticazione dei cani. I fattori che hanno contribuito alla nascita di una relazione tanto stretta tra le donne e i cani sono da ricercare nella natura stessa della donna e nel suo senso materno. Dedita alla cura dei figli, ha sviluppato doti comunicative, empatiche e relazionali volte ad avere a che fare con esseri viventi incapaci di parlare. Così come i bambini anche i cuccioli di cane hanno bisogno di una figura di riferimento che li accudisca e li faccia sentire protetti. Tale figura, per la sua istintiva attitudine al prendersi cura, è identificabile nelle donne.
Domesticazione dei cani: il fattore tempo
Un altro fattore che ha aiutato l’instaurarsi di questo speciale rapporto tra la donna e il cane è il tempo. Mentre, infatti, gli uomini erano occupati nel lavoro, le donne avevano a disposizione molto più tempo libero da dedicare alla creazione di legami, sia con i figli sia con i cuccioli a quattro zampe.
L’intensificarsi della relazione tra donna e cane ha portato anche l’uomo a rivalutare l’animale, non più utilizzato come mero strumento di caccia, ma amato e apprezzato come un componente della famiglia. E questo, come dimostrato da studi recenti, è opera e merito delle donne.