I parrocchetti sono animali vivaci e di compagnia. Ma la vera sfida di ogni proprietario è insegnare al parrocchetto a parlare. Per riuscire nell’intento ci devono essere le giuste condizioni.
Con il temine parrocchetto si identificano i pappagalli di piccola e media taglia comunemente allevati come animali domestici. L’interazione tra pet parent e animali da compagnia è fondamentale per creare un legame solido e una convivenza felice. Per i padroni di pappagalli questa interazione è ancora più stimolante, perché possono addirittura insegnare ai loro amici pennuti a parlare. Ciò aiuta entrambi nella costruzione di un rapporto più solido. Insegnare al parrocchetto a parlare è un’attività che richiede un po’ di pazienza, ma i risultati sono sorprendenti.
Cos’è il parrocchetto e perché può imparare a parlare?
Della famiglia dei parrocchetti fanno parte diverse specie di pappagalli accomunati dalle piccole dimensioni. Sono uccelli molto attivi e sempre alla ricerca di qualcosa da fare. Nella loro gabbietta, infatti, non possono mai mancare accessori come i giochi, i posatoi e le altalene, in plastica, in legno o in cotone.
A differenza degli altri animali da compagnia, i parrocchetti sono anatomicamente predisposti a parlare, anche se questa predisposizione varia da specie a specie. È stato dimostrato che i pappagalli apprendono il linguaggio del contesto in cui vengono allevati, quindi è verosimile che possano comprendere e riprodurre le vocalizzazioni della nostra lingua.
Le condizioni per insegnare al parrocchetto a parlare
Per insegnare al parrocchetto a parlare è necessario che ci siano alcune condizioni. È molto più probabile che parli un parrocchetto giovane e che vive in un contesto familiare particolarmente loquace. Se il pappagallino imita i suoni, sei già a buon punto e le probabilità di sentirlo emettere delle parole aumentano.
È importante stimolare il parrocchetto e interagire di frequente con lui se vogliamo che impari a parlare. Inoltre, dobbiamo parlargli con entusiasmo, cominciando dalle parole che riguardano il cibo che mangia.
Per riuscire nell’intento di insegnare al parrocchetto a parlare è consigliabile dedicarsi all’attività più volte nell’arco dell’intera giornata. Inoltre, nonostante gli uccelli abbiano una memoria piuttosto lunga, è bene riutilizzare spesso le stesse parole, affinché non se le dimentichino.
Per insegnare al parrocchetto a parlare è necessario scegliere un posto tranquillo, con poche distrazioni, e concedergli piccoli premi ogni qual volta ripeta correttamente le parole che pronunciamo.
Come parla il parrocchetto?
Non è facile distinguere i balbettii emessi dal parrocchetto dalle parole vere e proprie. All’inizio non parlerà chiaramente, ma si limiterà a riprodurre suoni e fischi con un’inflessione che richiama il nostro linguaggio. Generalmente i parrocchetti parlano velocemente e con un tono di voce alto. Per far sì che il parrocchetto emetta delle vere e proprie parole e non semplicemente un chiacchiericcio disordinato bisogna prestare sempre la massima attenzione ad articolare le sillabe in modo ben distinto.
Insegnare al parrocchetto a parlare è un’attività stimolante per entrambi. Non è facile e richiede attenzione e pazienza, ma regala grandi emozioni e momenti divertenti.