QUANTO DEVE MANGIARE IL GATTO?

L’alimentazione del gatto è un argomento cruciale per chi decide di adottarne uno, piccolo o grande che sia. Uno degli interrogativi principali riguarda la quantità giornaliera di cibo da somministrare al felino per saziarlo e farlo crescere in maniera sana. E voi lo sapete quanto deve mangiare un gatto?

Come calcolare le dosi di cibo?

Prima di riempire di crocchette la ciotola del vostro gatto è opportuno valutare l’età, le abitudini, lo stile di vita e le sue caratteristiche fisiche. Un gatto adulto ha esigenze e bisogni differenti da quelli di un gattino di qualche mese. Inoltre si deve valutare che tipologia di cibo si intende dare al micio: cibo secco o cibo umido?

Se il gatto mangia cibo umido la dose corretta di cibo è circa 40 grammi per ogni chilo di peso corporeo, ad esempio un animale che pesa 4 kg dovrebbe mangiare al giorno 160 grammi di bocconcini. Tuttavia va specificato che nella dieta del micio non può esserci solo umido, ma questo dovrà costituire al massimo il 20% del totale.

Se il gatto mangia cibo secco la dose corretta di cibo è circa 40 grammi per ogni chilo di peso, e il totale diviso tre, perché il cibo secco è più concentrato rispetto all’umido e per ottenere lo stesso fabbisogno ne serve una quantità minore.

Fate attenzione quindi a non rimpinzare la ciotola quando è vuota; i gatti, infatti, hanno la tendenza a mangiare tutto quello che trovano al suo interno, solo per il gusto di svuotarla, ma così si ritrovano a dover fare i conti con malattie quali l’obesità, proprio com’è successo al gatto Bazooka, che veniva nutrito in continuazione dal suo anziano proprietario, fino ad arrivare a pesare 16 chili!

L’alimentazione del gatto nel corso della giornata

Ma in quanti e quali momenti della giornata deve mangiare il gatto?

Un gatto adulto deve mangiare non meno di tre volte al giorno, in particolare se si ciba di croccantini è opportuno effettuare vari pasti nel corso della giornata. Ad ogni modo la prima regola da adottare è certamente quella di attenersi alle indicazioni riportate sugli alimenti per gatti.

Un gattino fino ai sei mesi di vita ha bisogno di molte energie, perciò non serve un grande quantitativo di cibo, quanto piuttosto di una serie di spuntini più ravvicinati, anche quattro, cinque al giorno.

Vanno sempre valutati anche altri fattori: un gatto che vive in appartamento è più sedentario rispetto a un gatto che vive in giardino, quest’ultimo brucia più calorie e ha un fabbisogno energetico più alto, di conseguenza necessita di più cibo. Un consiglio che vi diamo è quello di dare da mangiare sempre alla stessa ora e nello stesso posto, lontano dalla lettiera e in un angolo tranquillo, si sa che i gatti sono animali molto abitudinari.

Gatto sterilizzato, cosa fare?

Quando si parla di alimentazione del gatto bisogna valutare se questo sia stato castrato o meno; la maggior parte di gatti domestici è, infatti, sterilizzata.

Un gatto sterilizzato varia notevolmente le sue abitudini di vita e muta anche a livello metabolico: un po’ a causa della noia, un po’ per gli sconvolgimenti ormonali, il micio si troverà a trascorrere molto più tempo a mangiare o a richiedere cibo.

È buona regola alimentarlo con croccantini appositi per gatti castrati (che devono contenere sodio, ricchi di fibre vegetali e con poche calorie) somministrandone due-tre volte al giorno ed evitando di lasciarne lì a disposizione, per non invogliarlo a cibarsi di continuo e rischiare il sovrappeso. Per un gatto sterilizzato di 4 kg, che preferisce starsene al caldo a dormire e che ha un fabbisogno energetico di circa 200 kcal sarà sufficiente una scatoletta di umido da 85 g al giorno e una razione di 30 g di secco.