Il rapporto dei gatti con l’acqua è sempre stato burrascoso: non amano fare il bagnetto, prendere la pioggia o sentire anche solo una goccia sul muso… e a dirla tutta non sono neanche dei gran bevitori. Ma perché i gatti odiano l’acqua? Abbiamo selezionato alcune delle ipotesi più accreditate!
In linea di massima tutti i felini hanno una certa repulsione nei confronti dell’acqua, fatta eccezione del simpatico gatto Turco Va che, a differenza dei suoi simili, ama tantissimo nuotare e stare in ammollo per ore.
1) ORGINI ED EVOLUZIONE. La maggior parte dei gatti proviene da regioni desertiche del Medio Oriente, dove l’accesso all’acqua e il contatto con essa non erano molto frequenti, quindi è una cosa insita nei loro geni.
2) SI SENTONO INDIFESI. Il pelo dei felini si bagna rapidamente, rendendoli pesanti e goffi nei movimenti, di conseguenza un gatto bagnato è meno agile, scaltro e veloce. Questo compromette le sue capacità di caccia e quelle di fuga in caso di pericoli, e finirebbe così a sentirsi più vulnerabile agli attacchi esterni.
3) ESPERIENZE TRAUMATICHE. Se il micio ha subito esperienze negative con l’acqua, soprattutto in giovane età, difficilmente accetterà di essere bagnato. Se ad esempio è stato lavato a forza oppure è rimasto chiuso fuori sotto la pioggia incessante e il temporale, ci vorrà un po’ prima di fargli cambiare idea. Munitevi di pazienza!
4) SBALZO TERMICO. Il contatto con l’acqua fa abbassare notevolmente la temperatura corporea del gatto, in quanto raffredda il pelo e la pelle sottostante. La sensazione che prova il felino è tutt’altro che gradevole, e come per noi umani, lo sbalzo termico può sfociare in raffreddore e altri problemi di salute.
