Il nuovo anno si apre con una bella notizia per tutti gli amanti degli animali, ovvero la chiusura degli allevamenti di animali da pelliccia in Italia.
Ferplast ha a cuore tutti gli amici pelosi a quattro zampe, per questo accogliamo con gioia la fine dell’era delle pellicce animali nel nostro Paese.
Gli allevamenti di animali da pelliccia in Italia
Gli animali impiegati per questa triste pratica sono i visoni, che hanno un pelo morbido, lucido, resistente e soprattutto caldo. I visoni negli allevamenti sono soggetti a privazioni estreme e lo stress li porta spesso a comportamenti aggressivi. Gli allevamenti per la produzione di pellicce animali attivi in Italia prima della decisione del governo erano sei, tra Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Abruzzo.
I passi verso la chiusura degli allevamenti
Da anni gli animalisti, ma anche l’opinione pubblica, premevano per la chiusura degli allevamenti italiani di visoni impiegati per la produzione di pellicce animali. Il Covid ha evidenziato la pericolosità di questi allevamenti come potenziale veicolo del virus, inducendo il governo a vietarne la riproduzione. Il divieto di riproduzione, come misura anti-covid, però, scadeva con la fine dell’anno.
La decisione del governo sugli allevamenti di animali da pelliccia
La proposta di legge per la chiusura degli allevamenti finalizzati alla produzione di pellicce animali era sul tavolo dal 1992. Solo oggi, però, anche a causa degli effetti della pandemia, il governo ha approvato una nuova manovra che vieta, dal primo gennaio 2022, l’allevamento, la riproduzione in cattività e l’uccisione di volpi, visoni, cincillà, procioni e di tutti altri animali da cui si ricava la pelliccia. Di conseguenza nessun nuovo allevamento potrà essere aperto e quelli esistenti dovranno chiudere. A titolo di indennizzo sono stati stanziati 3 milioni di euro per gli allevatori nel 2022 ed è stata concessa loro la possibilità di mantenere gli animali presenti nelle strutture fino al 30 giugno.
La decisione di chiudere gli allevamenti di animali da pelliccia è qualcosa di epocale per l’Italia, che da anni si batte per questo. La lotta degli animalisti e l’accordo con molti gruppi parlamentari hanno permesso di raggiungere l’obiettivo.