Avete un coniglio in casa e state notando un cambiamento nel suo pelo? Nulla di anomalo, a settembre, infatti, il manto del coniglio comincia a subire già delle piccole variazioni e si prepara alla stagione fredda. Ecco qualche consiglio per prendersi cura del suo pelo in vista dell’autunno.
La muta del coniglio
Gestire al meglio la pelliccia del coniglio è molto importante, essendo questa il suo “cappotto” e la sua fonte di riparo, sia dal caldo che dal freddo. A fine estate, dopo aver passato molte ore all’aperto, il sottopelo del coniglio, spuntato in primavera, lascerà piano piano il posto a quello invernale, più fitto, morbido e avvolgente.
Questo momento viene definito muta, ossia perdita del pelo e sostituzione con quello nuovo. Il nostro ruolo in questa fase è decisivo: dobbiamo occuparci in prima persona della cura del manto del coniglio, spazzolandolo quotidianamente.
Quali spazzole usare
Per facilitare questa pratica, una buona idea è quella di abituare il coniglio ad essere spazzolato fin da piccolo. La sua pelle è molto tenera e delicata, quindi vanno utilizzate delle spazzole specifiche e che siano soprattutto morbide, in modo da non irritargli la cute. Ferplast propone diversi modelli di spazzole e cardatori, ognuno indicato per le diverse tipologie di pelliccia.
Per il coniglio a pelo corto occorre un pettine per pulci da usare più volte a settimana, e una spazzola con le setole morbide, da usare quotidianamente. Per il coniglio a pelo lungo è necessario un pettine per pulci, un pettine a denti larghi, una spazzola delicata e in caso degli strumenti specifici per rimuovere i grovigli di pelo.
Come spazzolare il coniglio
Per cardare il manto del coniglio, renderlo soffice e perfettamente isolante, lo si deve spazzolare spesso, ma fate attenzione perché la pressione della spazzola non deve essere eccessiva, altrimenti si rischia di irritare la pelle del batuffolo. Le zone dove il pelo tende ad infeltrirsi di più sono quelle dietro le orecchie, alla base della coda e sull’addome, punti critici in quanto sono gli stessi dove il mammifero odia essere toccato!
Procedete delicatamente seguendo il verso del pelo, partendo dalla testa, scendendo verso il dorso, arrivando poi al collo (sotto il musetto) e sulle zampe anteriori. Da qui si prosegue di nuovo dal dorso e poi verso la parte anteriore. Per farlo sentire più al sicuro potete anche prenderlo in braccio, almeno all’inizio!