DONNE IN GRAVIDANZA E GATTI: COSA SAPERE SULLA TOXOPLASMOSI

Uno dei dibattiti più accesi sul tema della gravidanza riguarda la possibilità o meno di tenere in casa degli animali domestici, in particolar modo i gatti. I felini, infatti, sono considerati i primi responsabili della diffusione della toxoplasmosi, una malattia infettiva che se contratta durante i fatidici nove mesi, potrebbe provocare problemi di sviluppo al feto. Detto ciò, gatti in gravidanza sì oppure no?

Cos’è la toxoplasmosi

La Toxoplasmosi è una malattia infettiva provocata dal parassita Toxoplasma gondii che si può trovare all’interno dell’intestino dei gatti, ma non solo. Va precisato che non è il gatto il portatore di toxoplasmosi, ma bensì il parassita che si trova nelle sue feci. Quindi un micio per essere infetto deve aver mangiato carne cruda, come uccelli o topini, che a loro volta sono stati colpiti da questo parassita.

Come si trasmette la toxoplasmosi

Una donna incinta può contrarre la toxoplasmosi attraverso il contatto con le feci del felino infetto – non toccando il gatto, sia chiaro – ma anche toccando terra contaminata, mangiando verdura cruda non ben lavata e salumi. Le uova del Texoplasma si schiudono circa 2-3 giorni dopo la deposizione delle feci, quindi richiedono almeno 24 ore per diventare infettive. In questo lasso di tempo la donna gravida può prendere l’infezione toccando con le mani le feci e portandole poi accidentalmente alla bocca o a contatto con gli occhi.

Come evitare di contrarre la toxoplasmosi

Non si deve assolutamente allontanare il gatto da casa per evitare di contrarre la toxoplasmosi! È sufficiente ricorrere ad alcuni semplici accorgimenti che riducono nettamente il rischio di contagio:

1) pulire la lettiera del gatto una volta al giorno;

2) usare sempre i guanti durante le operazioni di pulizia;

3) lavarsi sempre le mani con acqua e sapone una volta conclusa l’operazione;

4) far pulire la lettiera al proprio compagno o ad altri membri della famiglia;

5) fare le analisi del sangue al gatto per sapere se è infetto.

In conclusione, se il vostro micio vive in casa e siete sicuri che non vada a caccia di piccoli animaletti in giardino potete stare tranquilli; con i gatti che vivono all’esterno ci vuole qualche precauzione in più, tuttavia le normali pratiche igieniche riducono i rischi di contagio. Alimentate il quattro zampe con crocchette o cibi ben cotti.

Tenere un gatto in casa fa sempre bene al cuore e all’umore: le coccole e le fusa rederanno la dolce attesa ancora più dolce e serena!