Eroi a quattro zampe: ecco come talvolta si sentono definire i cani da soccorso in ricerca. Perché, nelle situazioni di emergenza come i terremoti, questi cani sono davvero fondamentali. È grazie al loro potente fiuto che aiutano i compagni umani a trovare le persone disperse, salvando molte vite. Andiamo a conoscere meglio questi eroi in pelliccia.
Per addestrare un cane da soccorso in ricerca, o meglio, un’unità cinofila, che è formata da cane + conduttore, servono all’incirca due anni. Si comincia con un corso di obbedienza base, anche in presenza di altri cani, perché è indispensabile che l’animale impari a non distrarsi durante l’attività di soccorso. Quindi si eseguono varie tipologie di addestramento: una parte più generica finalizzata al potenziamento muscolare e una parte di training specifico, per familiarizzare con i diversi contesti in cui i cani si troveranno a lavorare.
L’addestramento si basa sul gioco e sul rinforzo positivo: ogni volta che il cane esegue il comportamento richiesto, riceve un premio. Noi magari tendiamo ad attribuire ai cani uno spirito eroico, ma loro naturalmente svolgono il lavoro perché spinti da una motivazione concreta, come un bocconcino premio, una carezza, un complimento o il gioco preferito. Non che per questo le loro azioni siano ridotte di valore, anzi.
Tutti i cani possono diventare cani da soccorso, di razza o meticci, l’importante è che abbiano determinate caratteristiche, vale a dire:
- essere robusti e atletici;
- rispondere prontamente ai comandi;
- non essere aggressivi, né verso umani né verso propri simili;
- essere indifferenti ai pericoli che si potrebbero manifestare in situazioni di soccorso, come fuoco, acqua e terreni accidentati.
Tuttavia, si è visto che alcune razze, come il Labrador Retriever, il Golden Retriever, il Pastore Tedesco e il Pastore Belga Malinois, hanno delle caratteristiche che li rendono particolarmente validi nelle operazioni di ricerca. Maschio o femmina non è rilevante perché le capacità del cane non sono influenzate dal sesso. Le uniche differenze consistono nel fatto che le femmine generalmente sono più docili, mentre i maschi si distraggono più facilmente a causa di altri cani o di femmine in calore.
La ricerca tra le macerie, purtroppo, non è esente da rischi. I cani, passando sopra e sotto delle strutture pericolanti, possono subire incidenti dovuti a crolli, e per questo è utile che abbiano una corporatura agile e leggera. Inoltre, possono ferirsi le zampe a causa di vetri e detriti rimasti a terra. La carriera di questi preziosi amici a quattro zampe si conclude poi intorno ai 10 anni di attività poiché i loro sensi, vista e olfatto, si affievoliscono. A quel punto, gli animali sono mandati in pensione per trascorrere la restante parte della loro vita da “cani civili”, assieme alla loro famiglia di umani.
Fortuna che ci sono loro, gli animali, che diventano i nostri migliori amici nella vita di tutti i giorni e che ci affiancano anche nel momento del bisogno, com’è successo nel recente terremoto in centro Italia.