Alzi la mano chi di voi non trascorrerebbe ore ed ore ad accarezzare il proprio cagnolino! Non a caso, studi recenti hanno dimostrato che affondare le mani nel pelo dei nostri amici a quattro zampe ha un effetto calmante e antidepressivo. Il manto è, infatti, un tratto distintivo dei quadrupedi e può cambiare a seconda della razza e della tipologia canina. Li conoscete tutti?
Classificare le diverse varietà di pelo è pressoché impossibile perché ce ne sono veramente troppe, tuttavia la suddivisione più pratica e usata anche dai tolettatori è questa:
1) PELO LUNGO. È il caso dello Shih-Tzu, del Maltese e del Golden Retriever, per citarne solo alcuni; è un tipo di pelo che necessita di essere spazzolato quotidianamente per evitare antiestetici e dolorosi nodi, inoltre, quasi tutti i cani appartenenti a questa categoria hanno anche un folto sottopelo protettivo. Non lo direste mai, ma ne perdono molto meno rispetto ai cani a pelo corto o raso. Quando facciamo loro il bagnetto, possiamo utilizzare uno shampoo all’iperico.
2) PELO RASO. È piatto, cortissimo, molto fitto e aderente alla pelle, come quello del Dobermann e del Bassotto. I cani con questo tipo di manto hanno un ricambio di pelo costante durante l’anno, con un leggero aumento di muta nel periodo estivo. Richiedono comunque di essere spazzolati settimanalmente con un apposito guanto.
3) PELO CORTO. Rispetto al raso, quello corto è leggermente più lungo e può avere il sottopelo. Detto ciò, se abbiamo in casa un quadrupede con il manto corto, dobbiamo metterci il cuore in pace e avere l’aspirapolvere sempre a portata di mano perché, avendo abbondante sottopelo, ne perderà di più. Fido perciò dovrà essere spazzolato con maggiore frequenza soprattutto durante il periodo di muta. Rientrano in questa categoria cani come il Labrador o il Beagle.
4) PELO SEMILUNGO. Questi mantelli sono quelli del Pastore Tedesco, del Border Collie e dell’Husky. Sono provvisti di pelo di copertura più o meno lungo, impermeabile e di un sottopelo di misura inferiore a quello di copertura, ma sempre lanoso e molto fitto. Naturalmente anche questo tipo di pelo è soggetto alla formazione di nodi, perciò è bene curarlo utilizzando, almeno un paio di volte alla settimana, un cardatore e un pettine.
5) PELO CORTO FRANGIATO. I cani con pelo frangiato sono dotati di frange sulle orecchie, sugli arti e nel sottopancia, mentre il corpo presenta un mantello corto e più o meno ruvido, proprio come il Setter e il Cocker Spaniel. Il pelo delle frange va passato ogni giorno con una spazzola e un cardatore.
6) PELO RUVIDO. Questo tipo di pelo è particolarmente duro e per togliere il pelo morto, anziché far ricorso a pettine e spazzola, si utilizza una tecnica detta stripping, che consiste nello staccare manualmente il pelo tramite l’utilizzo di specifici coltellini o con le dita (compito del toelettatore). In questa categoria troviamo i Terrier e gli Schnauzer. Lo shampoo alla menta è ideale per loro.
7) PELO CORDATO. È un pelo molto lungo, arricciato a cavatappi e forma dei caratteristici boccoli; molto raro, non va assolutamente toccato, tuttavia va lavato regolarmente. Se si formano cordelle troppo grandi è possibile aprirle con le dita e dividerle in ciocche di misura inferiore. Esempio di cani: Komondor e Barbone cordato.
7) PELO RICCIO. Tipico del Barboncino e del Lagotto Romagnolo, questo pelo spesso ha l’aspetto lanoso. Il sottopelo in questi cani non si stacca, ma tende ad aggrovigliarsi col pelo di copertura e ad infeltrirsi, perciò va regolato periodicamente a forbice. La toelettatura di mantenimento, invece, può essere eseguita una volta alla settimana, con spazzola e pettine. Lo shampoo consigliato per questi esemplari è quello alla malva.
Molto presto pubblicheremo nel blog, oltre che nei vari social e nel canale Youtube, alcuni video che abbiamo realizzato in collaborazione con Luca, un esperto toelettatore, il quale ci darà tanti validi consigli e suggerimenti per prenderci cura del manto dei nostri cuccioli. Continuate a seguirci!