Il pelo dei gatti esiste in moltissimi colori e tipologie differenti.
Mentre il mantello originario del gatto è stato identificato come quello del gatto tigrato agouti, ossia un micio dal pelo contraddistinto da più bande di colore alternate su un fondo dalle tonalità giallo-grigiastre e punta nera, negli anni a causa di mutazioni genetiche e della mescolanza di razze diverse è nata una miriade di manti unici.
Le tipologie di mantelli
I mantelli ‘Tabby’
Si tratta del manto più diffuso in natura. Stiamo parlando dei gatti classici tigrati, nei quali ogni singolo pelo presenta delle bande di colore. Si può suddividere in:
– Ticked tabby: la striatura appare in modo uniforme su tutto il corpo;
– Mackerel tabby: possiede una linea nera continua lungo tutto il dorso con tigrature laterali uniformi e larghe;
– Spotted tabby: formato da tante piccole macchie tonde o ovali in tutto il corpo;
– Blotched tabby: possiede tre strisce nere e ampie sul dorso con un disegno a farfalla.
I mantelli monocolore
Diversamente dai precedenti, i gatti con questo mantello hanno una colorazione uniforme del singolo pelo, dall’inizio alla fine. Al contempo però la distribuzione del colore può cambiare nella lunghezza del pelo. I monocolori più diffusi sono:
– nero: è il nero senza alcuna striatura e d’estate acquisisce delle sfumature rossicce;
– blu: si tratta di una diluizione del nero che va dal grigio chiaro all’ardesia;
– chocolate: il manto è color cioccolato al latte, mentre i polpastrelli variano verso il rosa cannella;
– lilac: è una diluizione del chocolate che presenta un mantello grigio chiaro rosato;
– cinnamon: si tratta di una mutazione del nero che vira sul color cannella;
– rosso o crema: mentre il rosso è un fulvo uniforme, il secondo è la diluizione del primo;
– squama di tartaruga: è in insieme tra rosso e nero, mescolati insieme senza il bianco.
I mantelli bicolori e tricolori
I mantelli bicolori e tricolori sono i classici mantelli che contengono il bianco, associato ad un qualsiasi altro colore.
In modo particolare, abbiamo:
– il bicolore o tricolore: per i 2/3 sono colorati, mentre il restante 1/3 è bianco;
– Arlecchino: ha un’ampia base bianca con grosse macchie nere;
– Van: mentre tutto il corpo è bianco, la testa e la coda sono colorate;
– Mitted: il bianco si trova solo sulle quattro zampe, in una piccola zona del musetto e in una striscia sulla parte inferiore del corpo.
I mantelli argentati
Nei gatti con questo manto, la base del pelo è bianca mentre soltanto la punta possiede diversi colori. Abbiamo:
– Moke: è il classico fumato con base stretta argentata mentre il resto del pelo è colorato di nero, blu o rosso;
– Shaded: in questo caso la focatura si trova solo sulla parte alta del pelo, mentre tutto il resto è argentato;
– Chincilla: a differenza del sottopelo che è bianco candido, una piccolissima parte del pelo è colorata;
– Cameo: si tratta di un mantello con base argentata e banda a metà del pelo colorata.
I mantelli colourpoint
Infine, i mantelli colourpoint sono caratterizzati da una base chiara con punte colorate. Questa colorazione si trova in modo particolare nei gatti siamesi ma esistono comunque anche molte altre razze similari. Le punte possono essere di colore blu, chocolate, cinnamon, fawn, rosso, crema, squama di tartaruga, e molte altre colorazioni.
Ecco dunque tutte le colorazioni del manto dei gatti.