GATTA IN ALLATTAMENTO, CONSIGLI UTILI

small kitten with mother close up

La gatta ha da poco partorito ed è giunto il momento di allattare i gattini. Ricordate che le esigenze nutrizionali di una micia in allattamento sono maggiori di quelle di una in stato di gravidanza, quindi è opportuno seguirla molto da vicino anche durante questa fase, in modo che lei e i piccoli siano in salute.

L’allattamento dei gattini

L’allattamento dei gattini dura dai 40 ai 60 giorni, ogni poppata dura circa 20 minuti e fino ai venti giorni i piccoli si attaccheranno alle mammelle della madre almeno ogni due o tre ore. La quantità di latte che la gatta produce dipende dal numero di cuccioli e rimane invariata fino alla quinta settimana dopo il parto, poi piano piano tenderà a diminuire fino a terminare.

Prima di bere il latte vero e proprio, i cuccioli ingeriranno il clostro, un liquido molto denso e ricco di proteine, grassi, minerali e anticorpi, indispensabile a garantire loro una rapida crescita e una quasi completa protezione dalle malattie.

Tenete a mente che è il cucciolo che decide quando interrompere l’allattamento, perciò evitate uno svezzamento precoce, altrimenti il felino potrebbe avere grossi problemi comportamentali quando sarà adulto.

Alimentazione della gatta durante l’allattamento

Durante l’allattamento il fabbisogno alimentare della gatta aumenta notevolmente, tanto che la quantità di cibo di cui necessita può essere anche triplicata rispetto al suo solito. Dovrà mangiare 4-5 volte al giorno cibi ricchi di proteine (le classiche crocchette vanno bene, pesce azzurro, puree di frutta), ai quali possono essere associati integratori alimentari di calcio-fosforo, magnesio e vitamina C, naturalmente non deve mai mancare l’acqua. Si può idratare la micia anche con cibi liquidi come minestre e brodo di carne.

Cercate sempre di lasciare la sua ciotola piena in modo che possa mangiare ogni volta che ne senta il bisogno.

Cosa fare in caso di complicazioni in fase di allattamento

Le complicazioni che potrebbero sorgere in questo momento delicato sono principalmente due: che la gatta non produca più latte o che si rifiuti di allattare un micino. In entrambi i casi la soluzione è l’allattamento artificiale. È severamente vietato dare il latte di mucca, e se proprio non avete alternative questo va diluito con dell’acqua, ma bisogna acquistare del latte specifico in farmacia e somministrarglielo attraverso appositi biberon.

Il gattino va tenuto in posizione dritta con la testa fra il pollice e l’indice e mai tenerlo sdraiato a pancia in su perché rischierebbe di soffocare, e dopo la poppata si deve stimolare la zona dei genitali e massaggiare l’addome, proprio come farebbe la mamma, per stimolare la digestione.